SPI-CGIL Lega 12 - Nichelino Vinovo Candiolo

      

 

 Logo SPI Nichelino 

Pubblicato il 08 ottobre 2015 sul mensile Liberetà.

Pensionati: aperti due tavoli

Il confronto tra i sindacati dei pensionati e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, va avanti. I due tavoli offerti dal ministro sono aperti: sul primo verranno approfondite le proposte che riguardano la riduzione delle tasse sulle pensioni e la modifica del meccanismo di indicizzazione annuale. Sul secondo tavolo si discuterà delle proposte per combattere la povertà degli anziani.

La partita sulle pensioni si giocherà su più tavoli di confronto. Due sono stati aperti dai sindacati dei pensionati che, grazie alla forte unità della categoria, sono riusciti a ottenere dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la disponibilità a esaminare le loro proposte per migliorare la condizione di vita dei pensionati. Un altro tavolo è invece quello che le Confederazioni sindacali chiedono per cambiare la legge Fornero, che ha terremotato il sistema di accesso alla pensione. E allora vediamo di riassumere le principali questioni sul tappeto.

Tasse. Oggi i pensionati hanno un livello di esenzione fiscale inferiore a quello dei lavoratori dipendenti. La no tax area per i pensionati arriva a 7.700 euro mentre per chi lavora tocca gli 8.000 euro. I sindacati chiedono di portare la no tax area a 8.000 euro per tutti. L’altro fronte aperto riguarda il bonus di ottanta euro. I sindacati chiedono di estenderlo anche ai pensionati.

Rivalutazione delle pensioni. Il sistema di rivalutazione annuale delle pensioni, seppure migliorato lievemente rispetto alla legge Monti-Fornero, non tutela in modo adeguato il potere d’acquisto delle pensioni provocando una progressiva svalutazione delle pensioni. I sindacati chiedono al governo di rendere più efficace ed equo il meccanismo di rivalutazione annuale e, in relazione alla sentenza della Consulta, propongono un’ulteriore restituzione ai pensionati anche in misura scaglionata, riservandosi la possibilità di vagliare la strada dei ricorsi amministrativi e legali.

Povertà. Come evidenziano i dati Inps, la media dei trattamenti pensionistici è troppo bassa. L’importo medio annuo delle pensioni erogate agli uomini, secondo quanto ha rilevato l’Istat, è di 14.911 euro, mentre le donne arrivano a 9.195 euro.

Giovani. Il sistema pensionistico si basa sul patto generazionale. Non è socialmente pensabile che questo sistema si regga in una situazione di squilibrio generazionale. Va restituita subito ai giovani la legittima aspettativa a una giusta pensione.