TRUFFE ON LINE - OCCHI SEMPRE BENE APERTI
Non ci casco
False raccolte fondi, fake news, tentativi di estorcere dati personali sono aumentati nel periodo della quarantena. È meglio stare all'erta e non abbassare la guardia.
Anche durante l’epidemia, le truffe on line non sono mancate. Anzi. False raccolte fondi, fake news, fenomeni di phishing si sono moltiplicati, sfruttando proprio la generosità o la condizione di difficoltà delle persone. La polizia postale mette in guardia: occhio a quei siti che richiedono false donazioni, alle e-mail di phishing o contenenti virus che rimandano a siti ufficiali contraffatti, alle fake news relative a rimedi farmacologici privi di alcun effetto, ai tentativi di adescamento dei minori.
Ecco alcuni esempi.
Le spedizioni fittizie. Visto l'aumento delle vendite on line, si sta diffondendo una nuova truffa relativa a presunti pacchi in giacenza che chiede ai consumatori di versare due euro per sbloccare un pacco in spedizione, ma anche di indicare i dati della carta di credito. Non cliccate sui link indicati nei messaggi e non inserite mai i dati personali, tanto meno quelli della carta di credito.
La truffa dei falsi buoni spesa.
I truffatori, sfruttando il marchio di alcune catene di supermercati all'oscuro di tutto e citando la pandemia e le difficoltà di moltissime persone, invitano i consumatori a cliccare su un link fasullo per aggiudicarsi un presunto voucher gratuito del valore di 250 euro (a volte anche 500) e a condividere il messaggio con tutti i contatti WhatsApp.
I truffatori sfruttano il momento di difficoltà di molte persone e la generosità di altre per mettere a segno i loro imbrogli.
Cosa fare. Teniamo quindi gli occhi bene aperti perché si tratta di veri e propri imbrogli. Se vi trovate di fronte a una di queste situazioni ricordate di: