È stato sufficiente poco più di un anno per capire di che pasta è fatto il governo a guida Giorgia Meloni. L'ultima manovra di bilancio è un guscio vuoto che peraltro rivela il vero volto di una destra rancorosa, cattiva e insensibile.
Pronti? Non proprio.. Avevano detto di essere "pronti" e si sono rivelati "inadeguati". È stato sufficiente un anno o poco più per capire di che pasta è fatta questa destra al governo, quale spessore hanno le donne e gli uomini messi al vertice delle istituzioni, del governo e dei partiti. Una inadeguatezza che spazia nei più diversi campi. In questo numero di LiberEtà analizziamo la manovra economica approvata all'ultimo minuto del 2023. Secondo L'ufficio parlamentare per il bilancio (organismo che sfugge al controllo del governo), la manovra finanziaria «appare improntata a un'ottica di breve periodo». Ecco, bastano queste poche parole per seppellire l'armamentario propagandistico costruito per esaltare un guscio vuoto di misure serie e strutturali. Ma è nelle pieghe della manovra, quelle che non occupano le pagine dei giornali, che si nasconde il vero volto di una destra rancorosa, fino alla cattiveria pura e all'insensibilità.
Due esempi. Per la prima volta non sarà finanziato con (appena) un milione di euro l'Istituto europeo per la ricerca sul cervello fondato dal premio Nobel Rita Levi Montalcini. Il centro rischia la chiusura se il ministero della Ricerca non ci metterà una pezza. Ma il punto è che nelle stesse ore in cui si negava quel piccolo finanziamento, si elargivano un milione e duecentomila euro al campo da golf di Asiago. Le opposizioni hanno proposto di stanziare i cento milioni che il governo aveva destinato a scelte parlamentari per rafforzare i centri antiviolenza sulle donne. No netto e senz'appello delle destre. Hanno preferito la pioggia di mancette del tipo golf di Asiago. Coerentemente, le opposizioni hanno destinato ai centri antiviolenza i quaranta milioni concessi alle loro scelte.
Bugie e propaganda. E poi c'è la micidiale combinazione di bugie e propaganda, vittimismo e complottismo, populismo e sovranismo, per coprire il fatto che nei prossimi mesi - ovviamente dopo le elezioni europee - calerà sugli italiani una nuova manovra fatta di tagli alle spese sociali e di aumento delle tasse a carico dei soliti noti. Gli evasori godono di uno speciale salvacondotto. Ci sarebbe, anzi c'è, materia per un gran lavoro unitario delle diverse anime dell'opposizione. Non è più possibile aspettare che passi la nottata.
LIBERETÀ FEBBRAIO 2024
L'editoriale di Giuseppe F. Mennella