SPI-CGIL Lega 12 - Nichelino Vinovo Candiolo

      

 

DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34
Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052) (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 - Suppl. Ordinario n. 21) (Entrata in vigore del provvedimento: 19/05/2020)

 

Sintesi decreto Rilancio – Dipartimento Socio Sanitario

Pubblichiamo la sintesi trasmessa dallo SPI nazionale che spiega le misure previste nel decreto rilancio in materia di sanità. 
Emergono davvero molte opportunità e ingenti stanziamenti di risorse che possono concretamente incrementare servizi, reti, modelli organizzativi,  prestazioni, innovazione tecnologica, ristrutturazione e personale. Riteniamo che a tutti i livelli dobbiamo conoscere e operare per essere protagonisti per il miglioramento della sanità pubblica, per abbattere le liste di attesa, per promuovere la salute in tutte le età e in un ottica di genere e per affrontare con politiche adeguate l'assistenza alle persone non autosufficienti. Le criticità e i drammi che hanno caratterizzato questo periodo devono essere superati in modo strutturale per realizzare davvero un sistema sanitario equo, solidale e universalistico integrato a livello sociale e assistenziale, dove le persone anziane possano trovare il miglior soddisfacimento dei bisogni di salute.
Risposte concrete, strategie ed elaborazione che possiamo certamente contribuire a definire, partendo dai territori, come categoria,  in ambito confederale e con spirito unitario.

Decreto rilancio

Il Decreto Rilancio varato il 13 maggio dal Consiglio dei ministri, dà il via libera ad aiuti per 55 miliardi a famiglie e imprese. È composto da 256 articoli e 9 allegati.

Con il "decreto rilancio" vengono stanziati 3 miliardi e 250 milioni di euro per il Servizio sanitario nazionale. Si rafforza la rete territoriale,con l’assunzione di 9.600 infermieri, prevedendo l’ istituzione della figura dell'infermiere di famiglia, investendo sui servizi domiciliari alle persone fragili facendo passare l'Italia dal 4% della platea di assistiti al 6,7%, cioè lo 0,7% in più della media Ocse".

Con questo decreto si prevede inoltre il potenziamento della rete ospedaliera, e arrivare cosi a 11.109 posti in terapia intensiva, il 115% in più di quelli prima dell'emergenza Covid.

TERRITORIO 1.256 MILIONI:

Assistenza domiciliare

Verranno implementate sul territorio, con personale dedicato, le azioni terapeutiche e assistenziali domiciliari. L'assistenza ai pazienti al di sopra dei 65 anni di età passerà dagli attuali 610.741 soggetti, pari a l 4% della popolazione over 65, a 923.500 unità, pari al 6,7%. Un tasso che porta l'Italia al di sopra della media OCSE, attualmente del 6%. Raddoppiati i servizi per la popolazione al di sotto dei 65 anni: si andrà dagli attuali 69.882 assistiti a domicilio, pari allo 0,15% della popolazione under 65, a 139.728, pari allo 0,3%.

Risorse stanziate per personale e servizi 733.969.086 euro.

Rete territoriale e Usca

Verrà potenziata l'attività di sorveglianza attiva in tutte le Regioni e le Province autonome a cura dei Dipartimenti di prevenzione, in collaborazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta. Viene disposto l'incremento dei controlli nelle residenze sanitarie assistite (RSA), anche attraverso la collaborazione di medici specialisti. Sul territorio, sarà aumentata la funzionalità delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), deputate al supporto dei servizi di assistenza domiciliare, anche reclutando al loro interno medici specialisti ambulatoriali convenzionati.

Risorse stanziate per personale e servizi 61.000.000 euro.

L'infermiere di quartiere

Previsto il rafforzamento dei servizi infermieristici territoriali, per potenziare l'assistenza domiciliare integrata ai pazienti in isolamento domiciliare e ai soggetti cronici, disabili, con disturbi mentali o in situazioni di fragilità. A questo fine viene introdotta la figura dell'infermiere di quartiere, 9.600 nuovi infermieri, 8 ogni 50mila abitanti, anche a supporto delle Unità speciali di continuità assistenziale (USCA).

Risorse stanziate per le nuove assunzioni 332.640.000 euro.

Si aumenta anche, con 10 milioni di euro, la disponibilità del personale infermieristico asupporto degli studi di medicina generale, per fronteggiare l'emergenza.

Monitoraggio domiciliare

Per una maggiore sorveglianza sanitaria domiciliare verrà potenziato il monitoraggio, anche attraverso l'uso di app di telefonia mobile. Tutto ciò permetterà di coordinare al meglio i servizi d'assistenza necessari ai pazienti, che riceveranno in dotazione anche i saturimetri per misurare i livelli di ossigenazione, e di individuare subito un eventuale peggioramento clinico di un assistito a domicilio o in una residenza alberghiera, mettendo in moto una tempestiva ospedalizzazione. A tal fine, saranno attivate centrali operative regionali, dotate di apposito personale e di apparecchiature per il telemonitoraggio e telemedicina.

Personale, infrastrutture e risorse 72.271.204 euro

Assistenti sociali

Per la valutazione complessiva dei bisogni dei pazienti e l'integrazione con i servizi sociosanitari, le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA) saranno integrate dalla figura degli assistenti sociali regolarmente iscritti all'albo professionale.

Risorse stanziate 14.256.000 di euro.

Strutture territoriali di isolamento

Laddove per applicare le misure di isolamento domiciliare e di quarantena, o per ospitare pazienti dimessi dagli ospedali, sia necessario disporre temporaneamente di immobili alternativi al domicilio privato, Regioni e province potranno stipulare contratti d'affitto con strutture alberghiere o di tipologia analoga.Verranno stanziati fondi per infermieri, operatori tecnici assistenziali, sanificazione, formazione del personale alberghiero, lavanderia, manutenzione delle strutture.

Risorse stanziate 32.497.693 euro.

OSPEDALI – 1.467 MILIONI:

Covid Hospital

Verrà incrementata e resa stabile la realizzazione di Covid-Hospital, un pezzo fondamentale nella strategia contro il virus, dal momento che gli ospedali misti facilmente moltiplicano il contagio. Saranno strutture ad alto valore aggiunto in termini di innovazione, tecnologia e competenze, dedicati esclusivamente ai pazienti Covid-19. Che saranno curati da personale adeguatamente formato, all'interno di spazi strutturalmente distinti.

Terapie intensive e ospedali mobili

Vengono consolidati stabilmente 3.500 posti in più in terapia intensiva. Si passa da un numero di 5.179 (pre-emergenza) a 8.679, con un incremento del 70%. A questi si aggiunge la predisposizione alla terapia intensiva, con la sola implementazione di ventilazione meccanica e monitoraggio, di 2.112 posti letto di terapia semintensiva. Inoltre, si aggiungono 300 posti letto di terapia intensiva suddivisi in 4 strutture movimentabili, pronte per essere allestite in breve tempo nelle zone ad accresciuto fabbisogno.Questo porta la disponibilità di terapie intensive a 11.091 posti letto di terapia intensiva, + 115% rispetto alla disponibilità in pre-emergenza.

Terapie semintensive

Si incrementano stabilmente su tutto il territorio nazionale anche 4.225 posti letto di terapia semintensiva, di cui, come detto, il 50% prontamente convertibile in terapia intensiva. Potranno, cioè, essere trasformati immediatamente in vere e propriepostazioni di rianimazione con la sola integrazione di apparecchiature di ventilazione e monitoraggio.

Pronto Soccorso

Tutti i pronto soccorso e DEA verranno ristrutturati e riorganizzati, prevedendo la separazione delle strutture, l'acquisto di attrezzature, la creazione di percorsi distinti per i malati Covid-19 e di aree di permanenza per i pazienti in attesa di diagnosi.

Covid Ambulance

Verranno acquistati mezzi di soccorso H24 ad alto biocontenimento, da utilizzare per trasferimenti di pazienti Covid-19, per dimissioni protette o per trasporti interospedalieri. Prevista anche la dotazione di personale dedicato con medico, infermiere e autista/barelliere.

PERSONALE – 526 MILIONI:

Incentivi al personale SSN

Previsto l'incremento delle risorse per straordinari del personale ospedaliero, indennità contrattuali, produttività e risultato.

Risorse stanziate 190.000.000 euro

Stanziati altri 241.000.000 da destinare a ulteriori assunzioni in ambito ospedaliero e Ssn

Formazione

Previsto un incremento di 4.200 borse di specializzazione in area medica. In particolare, saranno aumentate le borse in anestesia e rianimazione, medicina d'urgenza, pneumologia, malattie infettive e loro specialità equipollenti.

Fondo non autosufficienza (FNA): Viene disposto un incremento pari a 90 milioni di euro, per l'anno 2020, per il Fondo per le non autosufficienze, “al fine di potenziare l'assistenza, i servizi e i progetti di vita indipendente per le persone con disabilità gravissima e non autosufficienti gravi e per il sostegno di coloro che se ne prendono cura, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Di questi 90 milioni, 20 sono vincolati alla realizzazione di progetti per la vita indipendente.

Viene poi altresì previsto un incremento di 20 milioni, per l'anno 2020, del Fondo per l’assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare “Dopo di Noi” ( legge 22 giugno 2016, n. 112, articolo 3, comma 1), per “potenziare i percorsi di accompagnamento per l’uscita dal nucleo familiare di origine ovvero per la deistituzionalizzazione, gli interventi di supporto alla domiciliarità e i programmi di accrescimento della consapevolezza, di abilitazione e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile, per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, in conseguenza della emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Tali risorse sono aggiuntive rispetto a quelle già destinate ai due fondi strutturali ma occorre mettere in evidenza un elemento molto importante: in entrambi i casi gli aumenti sono finalizzati alle specifiche finalità che il decreto ha esplicitato e che le regioni dovranno quindi rispettare nel momento del riparto delle risorse.

Infine, con una dotazione di 40 milioni di euro, viene istituito il nuovo Fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità. La finalità è di fornire un sostegno alle strutture semiresidenziali, comunque siano denominate dalle normative regionali, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID 19 devono affrontare gli oneri derivante dall’adozione di sistemi di protezione del personale e degli utenti.

Proroga piani terapeutici I piani terapeutici che includono la fornitura di ausili, dispositivi monouso e altri dispositivi protesici (previsti dal decreto sui LEA del 2017), in scadenza durante lo stato di emergenza, sono prorogati per ulteriori 90 giorni.

Schema interventi AREA WELFARE - SANITA - SOCIO SANITARIO
interventi per il 2020

Apprezzabile è la previsione di piani peril potenziamento dell’assistenza territoriale con: interventi presso le strutture residenziali per anziani, verso i pazienti in isolamento domiciliare o residenziale ma anche verso le persone più vulnerabili: soggetti cronici, disabili, con disturbi mentali, con dipendenze patologiche, non autosufficienti, e in generale con fragilità (di cui tratta il Dpcm sui nuovi Lea soggetti: invalidi, malattie rare e croniche, fibrosi cistica, morbo di Hansen, dialisi, Hiv/Aids, gravidanza-maternità, detenuti, stranieri, ecc; la nuova figura dell’infermiere di famigliaper l’assistenza territoriale e domiciliare (1/50mila abitanti pari a circa 9.600 infermieri), il reclutamento di medici e anche di assistenti sociali per favorire la presa in carico integrata. Importante è anche la previsione di finanziamenti aggiuntivi non solo per la remunerazione del lavoro straordinario ma destinati anche ai fondi per le particolari condizioni di lavoro del personale e a quelli incentivanti. Da segnalare l’incremento di quasi 100 milioni di euro le borse di studio degli specializzandi di medicina (2021-2024). Le misure adottate, in particolare per il potenziamento dell’assistenza domiciliare, sono positive ma vanno rese strutturali oltre l’emergenza. Occorre aumentare stabilmente il FSN da troppo tempo sottofinanziato, e vincolarlo per rendere prioritaria il rafforzamento della rete dei servizi socio sanitari territoriali e di prevenzione, e un recupero della grave carenza di personale; ciò riguarda anche l’utilizzo dei fondi europei. Da valutare con attenzione il previsto aumento del budget a favore delle strutture private utilizzate per la gestione dell’emergenza (art. 4)

NON AUTOSUFFICIENZA E ASSISTENZA PER LA DISABILITÀ’.

È urgente l’adozione di una legge quadro nazionale sulla Non Autosufficienza. Per costruire nuovo sistema di sostegno alla vita autonoma, un nuovo equilibrio a favore delle soluzioni di vita e di assistenza a domicilio (a casa propria o in co-housing), compresa una riqualificazione del lavoro di cura delle badanti, una radicalmente diversa organizzazione delle strutture residenziali e semiresidenziali.