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LA BUONA ABITUDINE DI CUCINARE

di Paolo Pigozzi medico nutrizionista e fitoterapeuta.

Basta precotti. Dalla ricerca scientifica vengono precisi inviti a cucinare il proprio cibo perché questa abitudine si rivela sempre più necessaria per mantenere in salute il nostro organismo. Il consumo esagerato di cibi che derivano da processi industriali (ad esempio, prodotti da forno, snack, cereali zuccherati, piatti pronti, zuppe disidratate, bevande frizzanti, carne e pesce ricostituiti eccetera) è infatti associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e di morte per tutte le cause.

Tutti questi prodotti (che in alcuni casi arrivano a fornire il 25-60 per cento delle calorie giornaliere) hanno subito un'elaborata trasformazione industriale e sono generalmente addizionati con conservanti, dolcificanti, esaltatori di sapidità, aromi e coloranti. Occorre dire che attualmente, mentre è chiara la relazione tra i due fenomeni (l'aumento del consumo di cibi preconfezionati e precotti e il rischio di ammalarsi), non sono stati ancora chiariti tutti i motivi che causino l’aumento di questo rischio.

Alcuni studi recenti che hanno indagato questa correlazione (uno ha coinvolto più di centomila adulti francesi seguiti per dieci anni, un altro ha esaminato le abitudini alimentari di quasi ventimila soggetti spagnoli, anche in questo caso per dieci anni) hanno evidenziato che per i livelli di consumi superiori (quattro porzioni al giorno rispetto a una o due) il rischio per le patologie citate aumentava in modo significativo.
I ricercatori osservano che alcune caratteristiche degli alimenti processati potrebbero essere nocive per la salute probabilmente perché cambiano la composizione del microbiota intestinale e disturbano il normale metabolismo .

(Liberetà – settembre 2022)