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Per molte persone, la ripresa autunnale corrisponde quasi a un nuovo inizio. Il calendario degli appuntamenti - anche quelli sindacali - somiglia un po' a quello scolastico, e come accade nella prima settimana di gennaio, quando spesso si fanno promesse e ci si danno obiettivi, si considerano l'estate e la prima parte dell'anno qualcosa che è ormai definitivamente alle nostre spalle.
Il 24 e 25 settembre 2025 Spoleto ospiterà la 28esima edizione della Festa nazionale di LiberEtà, la storica manifestazione promossa dalla rivista LiberEtà e dal Sindacato pensionati Cgil. Due giornate dense di appuntamenti - tutti a ingresso gratuito - per riflettere, confrontarsi, premiare talenti, ascoltare grandi voci del nostro tempo e ritrovare, insieme, il valore della partecipazione.
Da due anni, ormai, la Striscia di Gaza sta vivendo una crisi umanitaria. Il territorio non è altro che un cumulo di macerie. Ed è sempre più difficile trovare le parole per descrivere il terrore e le condizioni disperate in cui i suoi abitanti sono costretti a vivere.
Chi hi potrebbe negare che da due anni sulla Striscia di Gaza sta imperversando una "tempesta devastante? Nessuno, perché è un fatto oggettivo: bambini, donne, anziani, uomini vengono bombardati perfino quando stanno elemosinando una ciotola di zuppa. La fame usata come strumento di guerra.
Tour della Calabria e dell'Andalusia. La visita a New York, marcia per la pace da Assisi a Spoleto e, dulcis in fundo, soggiorno termale a Ischia.
Nella narrazione di Giorgia Meloni, e della gran parte dei media, l'Italia sta vivendo un periodo di prosperità e benessere: aumenta la spesa sanitaria, cresce l'occupazione, le tasse diminuiscono. Ma sarà vero? Forse basta leggere meglio i dati Istat per comprendere che in realtà su tutti questi fronti il paese arretra e che la destra ha imparato molto bene a raccontare fandonie.
Questa è la testimonianza di ciò che hanno visto i parlamentari, i giornalisti e gli attivisti delle Ong al valico di Rafah, al confine tra Egitto e Striscia di Gaza. Due milioni di palestinesi senza cibo né acqua, sotto i continui bombardamenti israeliani e senza la possibilità di uscire da quella prigione a cielo aperto.